La Villa disegnata dall'artista inglese Richard Wen
La Villa disegnata dall’artista inglese Richard Wen

Le prime notizie storiche che si hanno della Villa al Console risalgono all’inizio del Sedicesimo secolo, quando la proprieta’, un piccolo paradiso non lontano dal centro di Lucca, era il luogo dove si veniva a far festa o a trascorrere l’estate godendosi la frescura della campagna.

Un vero e proprio “casino delle delizie” come viene descritto negli archivi dell’epoca, che oltre alla bella casa padronale era circondata da una tenuta agricola, con i suoi frutteti, i filari di vite, la casa colonica rosa, il ricovero per i limoni e le camelie e l’oratorio sacro dedicata alla Madonna del Buon Consiglio.

Molti, tra nobili e ricchi affermati mercanti lucchesi, ne sono stati i proprietari nel corso dei secoli. A partire dalla famiglia Bizzarri nella seconda meta’ del ‘500, la casa fu in seguito acquistata da Stefano Trenta, uno degli “anziani” della Repubblica lucchese nel ‘600, per poi passare a note famiglie patrizie locali come i de Nobili, i Tucci che nel frattempo abbellirono la casa aggiungendovi un piano e un loggiato.
Nel 1819 la proprietà passò alla potente famiglia Andreuccetti, il cui capostipite Domenico, nominato Cavaliere di Malta, pur non essendo un aristocratico, ricopriva un’importante carica alla corte del Duca di Lucca Ludovico Carlo di Borbone.

La proprietà comprendeva all’epoca, oltre alla casa padronale, anche un oratorio sacro, un rustico, una chiusa di vigne con boschetto, una palazzina per villeggiare, un forno, una stalla e uno stanzone per il ricovero degli agrumi.
Ma il nome “al Console”, come ancora oggi la Villa viene chiamata, fu dato alla casa dal viceconsole di Francia, l’ambizioso Giuseppe Albertini di origine corsa, addetto alla cancelleria presso la corte del Granduca di Toscana, che poi nel 1901 la lascio’ al figlio Napoleone. La famiglia Albertini non ebbe eredi e per cinquant’anni resto’ proprietaria della tenuta di Carignano.

Alla morte di Napoleone Albertini, nel 1955 la vedova Zaira vendette la Villa a Maria Giulia Bloise, nonna della Contessa Leopoldina Pallotta della Torre del Parco che ne è oggi proprietaria.